Tecnologia immersiva e ricerca al Simulation Center UCBM di Roma

Redazione SIMZINE
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Il 15 ottobre 2024, l’Università Campus Bio-Medico di Roma ha inaugurato il nuovo Simulation Center UCBM, uno spazio innovativo che promette di trasformare la formazione medica. Con i suoi 400 metri quadrati di tecnologia avanzata, il centro offre esperienze di apprendimento uniche, grazie a simulazioni immersive e multisensoriali. All’evento di apertura hanno partecipato figure di spicco come il Ministro Adolfo Urso e la Presidente del CNR Maria Chiara Carrozza, che hanno evidenziato come la tecnologia e la ricerca stiano rivoluzionando la preparazione dei professionisti sanitari.

Il 15 ottobre 2024 segna una data importante per il Campus Bio-Medico di Roma e per l’intera comunità scientifica del Centro e Sud Italia: l’inaugurazione del nuovo Simulation Center, un centro all’avanguardia per la simulazione e la sperimentazione, aperto non solo agli studenti e ai ricercatori, ma anche alle imprese. La cerimonia di apertura ha visto la partecipazione di figure di spicco, tra cui il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e la Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Maria Chiara Carrozza, la quale ha tenuto una lectio magistralis su temi di innovazione e didattica research-based.

Un nuovo punto di riferimento per l’innovazione e la formazione

Il Simulation Center UCBM, ospitato all’interno dell’edificio CU.Bo, progettato secondo gli standard nZEB (nearly Zero Energy Building), si estende su una superficie di oltre 400 metri quadrati. Le sue strutture sono pensate per offrire uno spazio di apprendimento immersivo e sperimentale, permettendo agli studenti e ai professionisti di operare in ambienti che riproducono fedelmente situazioni reali, sia in ambito ospedaliero che domestico.

La peculiarità del centro risiede nella sua capacità di combinare didattica, ricerca e sperimentazione in un’unica piattaforma modulare. Le simulazioni non si limitano a scenari clinici, ma si estendono anche all’ambito ingegneristico, creando così un laboratorio vivente che punta a far emergere le nuove tecnologie con un occhio di riguardo alla sostenibilità e alla salute globale.

L’importanza della realtà immersiva e multisensoriale

Uno degli spazi più innovativi del centro è senza dubbio la sala immersiva multisensoriale. Progettata dalla società Accurate, questa sala 4D permette ai partecipanti di vivere esperienze formative che coinvolgono tutti i sensi: vista, udito, olfatto e tatto. Immaginate di trovarvi in un pronto soccorso simulato, dove il rumore delle sirene e l’odore di disinfettante creano un’esperienza incredibilmente realistica e coinvolgente. Questo tipo di ambiente è ideale per preparare gli studenti a situazioni di alta pressione, come emergenze mediche o interventi chirurgici complessi, migliorando sia le competenze tecniche che quelle legate alla gestione dello stress. “Nell’ambito Quality and Safety, la simulazione è fondamentale per sperimentare nuove soluzioni che elevano la qualità dell’assistenza e migliorino il risk management” afferma la Prof.ssa Alloni, Professore associato di chirurgia generale e Delegata del Rettore per il centro di simulazione.

Collaborazioni con le imprese e la ricerca applicata

Il Simulation Center UCBM non si limita alla formazione accademica. Uno dei punti di forza di questa struttura è la sua apertura alle imprese e alle PMI innovative, che potranno utilizzare gli spazi per lo sviluppo e il testing di nuove tecnologie, con un particolare focus sulle soluzioni Health-Tech-Sustainability. Le aziende potranno sperimentare e co-creare nuovi dispositivi medici, tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale e la robotica, e persino progetti legati alla gestione delle emergenze e alla prevenzione dei rischi clinici.

Un esempio delle potenzialità del centro è l’innovativa simulazione presentata durante l’inaugurazione, dove un cane robotico di nome “Freki”, dotato di intelligenza artificiale, è stato mostrato in azione per rilevare batteri e virus in ambienti critici come le sale operatorie. Questa tecnologia, progettata per affrontare la carenza di personale sanitario e ridurre le infezioni ospedaliere, dimostra come il Simulation Center UCBM possa essere una piattaforma di sperimentazione per soluzioni all’avanguardia.

A tal proposito, Pier Luigi Ingrassia, Direttore Scientifico del Centro di Simulazione (CeSi) di Lugano e Presidente di SESAM, ha commentato con entusiasmo: “Strutture come questo laboratorio di simulazione sono essenziali per formare professionisti in grado di affrontare le sfide della pratica clinica con competenza e sicurezza, contribuendo a un’assistenza sanitaria di qualità e alla riduzione degli errori”. Ingrassia ha inoltre citato il Global Consensus Statement on Simulation-based Practice in Healthcare, documento redatto da 50 società scientifiche di 67 paesi, che sottolinea il ruolo cruciale della simulazione nel miglioramento dei sistemi sanitari del futuro.

La lectio magistralis di Maria Chiara Carrozza: l’innovazione passa dalla ricerca

La giornata è stata arricchita dall’intervento della Presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza, che ha sottolineato l’importanza di un approccio didattico research-based per lo sviluppo delle competenze necessarie a fronteggiare le sfide attuali. Secondo la professoressa Carrozza, la ricerca non è solo un mezzo per acquisire nuove conoscenze, ma rappresenta uno strumento fondamentale per sviluppare un pensiero critico, creativo e interdisciplinare.

Nel contesto delle scienze della vita, la capacità di porsi domande e trovare risposte attraverso la sperimentazione diretta è cruciale per affrontare i problemi complessi della sanità moderna. Il Simulation Center UCBM, con le sue strutture all’avanguardia, rappresenta quindi uno strumento fondamentale per implementare questo tipo di apprendimento innovativo, che mira a formare professionisti competenti e consapevoli.

Un futuro di opportunità per studenti e professionisti

Per il Campus Bio-Medico di Roma, questo centro di simulazione rappresenta un’opportunità per preparare al meglio i suoi studenti, ma anche per attirare talenti e aziende che vedono nel campo della simulazione una frontiera da esplorare. Come ha dichiarato l’On. Urso “Si tratta di una piattaforma all’avanguardia nella didattica ma anche punto di riferimento per imprese e start-up, che qui potranno sviluppare attività di ricerca sulle tecnologie più innovative”. Per Andrea Rossi, Amministratore Delegato e Direttore Generale dell’Università, la sala immersiva multisensoriale è il fiore all’occhiello di un progetto destinato a trasformare l’ateneo in una “piazza della ricerca e del trasferimento tecnologico”.

In conclusione, l’inaugurazione del Simulation Center UCBM segna un nuovo inizio non solo per l’Università Campus Bio-Medico di Roma, ma per l’intero panorama della formazione medica e tecnologica italiana. Grazie a strutture come queste, il futuro della sanità e della ricerca sarà sempre più all’insegna della collaborazione tra mondo accademico e imprenditoriale, con l’obiettivo comune di migliorare la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti.

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