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Redazione SIMZINE
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Cronaca degli incontri dedicati al Metaverso per la formazione in ambito medico, organizzati da Meta, SIMM, SIMMED e Fondazione Mondo Digitale

All’interno del Binario F, uno spazio dedicato all’innovazione e creato da Meta per la formazione e lo sviluppo di competenze digitali, si sta forgiando il futuro nelle diverse professioni, attraverso un ciclo di incontri organizzati da Fondazione Mondo Digitale per esplorare il Metaverso in ambiti come moda, arte, sport… e sanità. L’11 Gennaio e il 22 Febbraio 2023 insieme alla Società Italiana di Simulazione in Medicina (SIMMED) e alla Società Italiana di Leadership e Management in Medicina (SIMM) si è discusso del ruolo della realtà virtuale nella formazione sanitaria.

Il Metaverso ha aperto nuovi orizzonti per il settore scientifico e quello medico: improvvisamente, è diventato possibile fare formazione a distanza in maniera efficace, svolgendo simulazioni in ambienti immersivi e interattivi, nei quali il personale sanitario può acquisire nuove conoscenze e skill procedurali con zero rischi per i pazienti.

Tutto questo porta alla rapidità, precisione e qualità delle cure; miglioramento dell’organizzazione ospedaliera; ottimizzazione delle risorse (la simulazione clinica nel Metaverso è più accessibile e meno costosa di quella tradizionale); e ad una maggiore sicurezza sia per i pazienti che per clinici ed infermieri.

Il mondo accademico e quello imprenditoriale, professionisti sanitari ed associazioni di categoria come la SIMM e la SIMMED, si sono riuniti nel Binario F per rispondere a una domanda fondamentale: ha senso parlare di ‘Mediverso’?

Tecnologie innovative come realtà virtuale, realtà aumentata e intelligenza artificiale hanno molteplici applicazioni in ambito medico, dallo sviluppo di ‘gemelli digitali’ per testare nuovi modelli di cura, alla gestione di ‘virtual hospitals’ in grado di replicare in tutto e per tutto le attività di un policlinico. Ma quanto siamo lontani dalla realizzazione di tutto questo a grande scala? Quali sono i limiti e le sfide che dobbiamo superare per concretizzare le promesse del Metaverso?

Nel corso degli incontri, si sono succedute presentazioni nelle quali è stato analizzato il  livello di realismo dei principali software VR a disposizione e come si sta già lavorando per permettere all’operatore di avere feedback sensoriali; quali aspetti legislativi e regolatori è necessario considerare in Italia per agevolare la diffusione della simulazione virtuale nelle strutture sanitarie; quali competenze è importante acquisire affinché il ‘digital divide’ non sia più un ostacolo all’espressione di tutte le potenzialità offerte dal Metaverso.

Ad aprire queste due giornate di confronto il prof. Pier Luigi Ingrassia, Presidente della SIMMED e coordinatore del Tavolo Tecnico del Ministero della Salute sulla simulazione in sanità: «Il panorama digitale offre incredibili opportunità per creare esperienze di apprendimento in grado di coinvolgere e motivare studenti e professionisti» ha commentato.

I partecipanti hanno avuto anche l’opportunità di mettersi alla prova in scenari di formazione virtuale attraverso l’applicativo SimX, un software di simulazione medica all’avanguardia che permette interazioni multiplayer e lo sviluppo di scenari personalizzati. Utilizzato da più di 400 istituzioni in tutto il mondo, è stato presentato in anteprima per l’Italia da Giacomo Gensini, CEO di Nume Plus, azienda specializzata nella formazione sanitaria attraverso soluzioni tecnologiche innovative. Guidati dal team Nume Plus, i presenti hanno potuto indossare un visore Oculus ed entrare nella realtà virtuale per gestire uno specifico caso clinico.

Il dott. Luca Carenzo, membro del consiglio direttivo SIMMED e medico del Dipartimento di Anestesia e Terapie Intensive nell’Humanitas Research Hospital, ha ribadito come il lemma ‘mai la prima volta sul paziente’ sia sempre al centro delle attività delle Società, sottolineando che il Metaverso può facilitare molto la formazione clinica e che numerosi centri di simulazione italiani stanno già sperimentando modalità didattiche virtuali.

Al termine di ogni incontro si è svolto un dibattito fra i partecipanti, dal quale sono emersi ulteriori spunti di riflessione, come la criticità della privacy sui dati clinici; l’importanza di avere piattaforme che consentano l’interoperabilità e che comunichino fra loro; i risvolti psicologici sui pazienti e professionisti; la gestione dei finanziamenti provenienti dal PNRR per riformare la sanità secondo queste nuove direttrici.

Come affermato da Andrea Silenzi, dirigente sanitario e membro della Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, siamo in un momento di rottura: il Metaverso in sanità può essere dirompente a più livelli, ma sta a noi costruire il futuro, un passo alla volta.

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