L’IMSH 2024 raccontato da Álvaro Trampal Ramos, alias @enfermerodesimulacion
Dal 20 al 24 gennaio, la città di San Diego (USA) è stata l’epicentro dell’International Meeting on Simulation in Healthcare della Society for Simulation in Healthcare (SSH). Grazie a un’ampia varietà di presentazioni e workshop e alla partecipazione massiccia dell’industria della simulazione, questo congresso ha superato di gran lunga tutte le aspettative.
Fin dal primo momento, la realtà ha superato l’immaginazione. Non si è trattato di un semplice congresso, ma di un evento maestoso, in cui l’eccellenza scientifica si è riflessa in ogni relazione, poster, workshop e interazione con l’industria. La cerimonia di apertura è stata una ventata di motivazione ed energia, che ha anticipato una giornata di intensità senza precedenti.
Uno dei punti salienti dell’IMSH è stata l’area espositiva, che ha messo in mostra le ultime tendenze del settore della simulazione clinica. Se dovessi definire le tendenze del settore della simulazione in due parole, queste sono innovazione e realismo. Gli espositori hanno presentato soluzioni di realtà virtuale e aumentata che immergono i partecipanti in mondi virtuali per formare e sviluppare abilità e competenze comodamente da casa o dai centri di simulazione clinica.
La parola “realismo” ha risuonato con forza, collegando la simulazione clinica alla fedeltà degli scenari, una componente essenziale nel nostro lavoro. Alcuni simulatori erano così realistici che distinguere tra un paziente reale e un simulatore ultra-realistico richiedeva una grande attenzione. Dai task trainer chirurgici, all’ECMO, dalle grandi ustioni ai pazienti neonatali e persino ai simulatori con sindrome di Down che promuovono l’inclusione e la diversità, la varietà era inimmaginabile. Inoltre, non possiamo trascurare i simulatori con movimenti ed espressioni facciali guidati dall’intelligenza artificiale.
Uno dei momenti più gratificanti dell’IMSH è stata l’opportunità di incontrare e partecipare ad attività con professionisti provenienti da tutto il mondo. Condividere le esperienze, scoprire come affrontano le sfide quotidiane e comprendere le loro preoccupazioni ha creato un legame unico. È gratificante scoprire che tutti i “simulazionisti” parlano la stessa lingua: la lingua della simulazione, indipendentemente dal luogo in cui lavoriamo. Siamo una grande famiglia unita, pronta a contribuire alla formazione di professionisti eccezionali nei nostri Centri di simulazione clinica.
In sintesi, l’IMSH di San Diego non è stato solo un evento, ma un’esperienza più che all’altezza delle aspettative, che ha unito professionisti di tutto il mondo nella ricerca dell’eccellenza nella simulazione clinica. Che questa esperienza possa continuare a ispirare e rafforzare il nostro impegno a formare professionisti sanitari straordinari.
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