Come sperimentare una missione su Marte attraverso una simulazione fuori dall’ordinario raccontata da un medico esploratore

Nel cuore dell’Antartide, il polo Sud, è presente la stazione Italo-Francese “Concordia”: il posto più inaccessibile e isolato del mondo dove non ci sono animali, piante, e dove neanche i batteri riescono a sopravvivere. Un luogo difficile e inospitale dove il sole scompare dal cielo per quattro mesi all’anno, le temperature raggiungono -80°C e il vento arriva a soffiare ad una velocità di 300 km/h. Il panorama è costituito solo da infinite distese di bianchissima neve e ghiaccio accecante.

La stazione simula fedelmente sia dal punto di vista fisico che psichico, relazionale e ambientale quello che i futuri astronauti troveranno su di una navicella spaziale in viaggio, per molti mesi, verso Marte.

Nel cuore dell’Antartide, il polo Sud, è presente la stazione Italo-Francese “Concordia”: il posto più inaccessibile e isolato del mondo…

L’Agenzia Spaziale Europea studia il personale presente nella struttura, tramite analisi biochimiche, strumentali e la redazione di questionari per capire come l’essere umano si adatta, reagisce e si comporta ad un ambiente così estremo.
Queste sono le condizioni ambientali più simili a quelle di tipo “extraterrestre”, così da poter pianificare al meglio una futura missione su Marte. 

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