Peak performance under pressure

Luca Carenzo
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Considerazioni sul ruolo della simulazione nella valutazione e nel training dei professionisti della salute esposti a situazioni stressanti

Nel mondo dell’emergenza-urgenza capita spesso di trovarsi a gestire situazioni stressanti e di dover prendere un grande numero di decisioni sotto pressione e nel minor tempo possibile. 

Immaginate di essere il team leader di un trauma team di fronte ad un arresto cardiaco traumatico pediatrico, o di dover affrontare uno scenario cannot-intubate cannot-ventilate durante la gestione di una via aerea elettiva. Come reagiscono la vostra mente e il vostro corpo in questi contesti? Pensate che sareste in grado di restare lucidi? Sono sicuramente situazioni stressanti. 

Come valutiamo la situazione?

La risposta individuale allo stress è fortemente influenzata dalla valutazione della situazione in cui ci troviamo.  In primo luogo, valutiamo cosa ci viene richiesto per raggiungere un obiettivo. Successivamente, valutiamo le risorse personali e ambientali di cui disponiamo per raggiungere tale obiettivo. Le risorse a cui facciamo appello sono risorse mentali, non skills manuali come potrebbe essere la capacità di intubare. Per fare un paragone di psicologia dello sport, non stiamo chiedendo ad un tennista alla finale di Wimbledon se sa giocare a Tennis, ma se sente di avere le risorse per affrontare la finale e vincerla. 

Quando le risorse sono sufficienti per far fronte alla domanda, inquadriamo la situazione come una sfida (challenge) e ne consegue uno stato psicologico positivo di “eustress” che supporta prestazioni ottimali. Quando le richieste superano le risorse, percepiamo una minaccia (threat) e quindi una sensazione di pericolo che può compromettere le nostre prestazioni. La risposta di ciascuno di noi a diverse situazioni è soggettiva e si basa sulla percezione individuale delle richieste e delle risorse. Qualsiasi fattore che, secondo la nostra valutazione, accresca le richieste o diminuisca le risorse a disposizione aumenta il rischio di sviluppare una risposta negativa allo stress. 

Ma cos’è lo stress?

Non esiste una univoca definizione di stress in letteratura. Crediamo tuttavia che chiunque pratichi la medicina, in particolare nelle branche d’urgenza, conosca bene il significato di questa parola. È importante però ricordare che, sebbene ci si riferisca generalmente allo stress con un’accezione negativa, è la risposta del nostro corpo allo stress che può risultare tale. Senza il fattore stress la nostra risposta alle emergenze sarebbe probabilmente inefficace. A renderlo dannoso sono le emozioni che vi si associano, se insorgono con eccessiva intensità, frequenza, o durata, o se sono inappropriate per il tipo di situazione.  

Stress e Simulazione

Fatte queste premesse, non è difficile immaginare il ruolo della simulazione nella valutazione e nel training dei professionisti della salute esposti a situazioni stressanti. 

Durante SIMCUP Italia 2018 abbiamo sottoposto tutti i partecipanti ad un questionario di auto-valutazione, in cui veniva loro chiesto di esprimersi su quanto percepissero demanding gli scenari di simulazione in emergenza e su quanto sentissero di possedere le risorse per affrontarli con successo. Abbiamo poi raccolto le valutazioni degli istruttori sulle performance dei singoli partecipanti e dei team all’interno dello scenario e, unendo tutti i dati, abbiamo costruito un modello lineare che descrive l’andamento della performance al variare della percezione cognitiva dei partecipanti allo stress. Il modello suggerisce che un elevato livello di risorse è associato a prestazioni migliori fino a quando le richieste non diventano molto elevate. È molto interessante considerare che con interventi specifici, anche tramite la formazione in simulazione, sia possibile manipolare la percezione delle risorse e quindi andare a verificare se questo si traduca in un miglioramento della performance. In tale campo c’è sicuramente spazio per ulteriori progetti di ricerca. 

E per saperne di più?

Il prossimo 31 Marzo e 1-2 Aprile si svolgerà a Bologna la sedicesima edizione del congresso Trauma Update. Il 31 Marzo si terrà una masterclass di Simulazione sulla gestione avanzata del trauma nel pre-ospedaliero e ogni scenario sarà affrontato pensando alle implicazioni delle teorie della valutazione cognitiva, con lo scopo di migliorare la capacità dei partecipanti di trasformare le situazioni di threat in challenge. La masterclass è già completamente sold-out, ma non disperate! Nel pomeriggio del 1° Aprile avremo una sessione interamente dedicata alla psicologia della performance applicata alla medicina. Sarà con noi un ospite internazionale di tutto rispetto: il Dr. Steven Hearns, medico di elisoccorso scozzese ed autore del libro Peak Performance Under Pressure.

Letture

Carenzo L, Braithwaite EC, Carfagna F, et al. Cognitive appraisals and team performance under stress: A simulation study. 

Med Educ. 2020;54(3):254-263. doi:10.1111/medu.14050

Meijen C, Turner M, Jones MV, Sheffield D, McCarthy P. A Theory of Challenge and Threat States in Athletes: A Revised Conceptualization. 

Meijen C, Turner M, Jones MV, Sheffield D, McCarthy P. A Theory of Challenge and Threat States in Athletes: A Revised Conceptualization. 

LeBlanc VR. The effects of acute stress on performance: implications for health professions education. 

Acad Med. 2009;84(10 Suppl):S25-S33. doi:10.1097/ACM.0b013e3181b37b8f
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Dipartimento di Anestesia e Rianimazione, IRCCS Humanitas Research Hospital, Rozzano, Milano View all Posts
Lorenzo Gamberini
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Anestesia, Rianimazione ed Emergenza Territoriale, Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi, Bologna View all Posts

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