In questo illuminante episodio di SIM Moove, Fouad Marhar si confronta con Julien Bellanger, una figura chiave nella simulazione sanitaria presso il Centre Hospitalier de Luxembourg (CHL). Julien condivide il suo percorso, dagli studi di infermieristica in Francia alla guida di un innovativo progetto di simulazione in Lussemburgo. Con un’attenzione particolare alla collaborazione, alla ricerca e all’apprendimento continuo, questa discussione offre uno sguardo affascinante sulle sfide e sui successi dell’implementazione della simulazione in un sistema sanitario piccolo ma dinamico.
Un’esclusiva SIMZINE basata sull’intervista del podcast SIM Moove con Julien Bellanger
La simulazione sanitaria sta rivoluzionando la formazione medica in tutto il mondo e il Lussemburgo non fa eccezione. In una conversazione con Julien Bellanger, leader nella simulazione presso il Centre Hospitalier de Luxembourg (CHL), scopriamo la crescita di questo strumento di formazione essenziale in uno dei paesi più piccoli ma più dinamici d’Europa. Julien condivide il suo percorso, le sfide dell’utilizzo della simulazione in un ecosistema sanitario nascente e l’immenso potenziale di miglioramento nell’assistenza ai pazienti attraverso questa modalità innovativa.
Dall’infermieristica alla simulazione
Il viaggio di Julien nella simulazione è iniziato come studente di infermieristica ad Angers, in Francia. Dopo la formazione iniziale, ha lavorato nei reparti di emergenza e di terapia intensiva a Bruxelles, per poi trascorrere otto anni al CHUV di Losanna, in Svizzera, dove si è specializzato in anestesiologia. È stato durante il periodo trascorso a Losanna che Julien si è imbattuto per la prima volta nella simulazione.
“Come studenti, dovevamo fare pratica di intubazioni difficili in un ambiente simulato prima di eseguirle su pazienti veri”, ricorda Julien. “La simulazione ha ridotto lo stress della prima volta e ci ha reso più sicuri durante i nostri tirocini”. Un approccio che ha lasciato il segno in Julien, mostrando il potere che ha la simulazione di colmare il divario tra la teoria e la pratica.
Parallelamente al lavoro clinico, Julien ha proseguito gli studi accademici in scienze dell’educazione, conseguendo un master. La sua ricerca è tornata ripetutamente sulla simulazione come strumento critico per la formazione degli adulti, sottolineandone l’efficacia e la rilevanza pratica.
“Ciò che ho trovato affascinante”, spiega Julien, ”è che la simulazione affronta direttamente i problemi della pratica e riporta le soluzioni alla pratica stessa. Impari qualcosa oggi che applicherai domani. Questo tipo di immediatezza è preziosa per gli operatori sanitari che spesso hanno poco tempo per la formazione”.
La nascita di una cultura della simulazione al CHL
Il trasferimento di Julien in Lussemburgo nel 2020 è avvenuto in concomitanza con la pandemia COVID-19. Entrato inizialmente al CHL come infermiere di anestesiologia, Julien ha trovato una nuova opportunità di promuovere la simulazione quando l’ospedale ha subito un cambio di leadership. Nel 2021, Daniela Collas, nuova direttrice del reparto infermieristico del CHL, ha in mente di introdurre la simulazione come metodo di formazione, attingendo all’esperienza di Julien per guidare l’iniziativa.
Con il sostegno di Daniela, Julien si iscrive a un programma di certificazione in simulazione presso l’Università di Liegi, affinando ulteriormente le sue competenze. Nel settembre 2022 fu avviata la prima sessione di simulazione del CHL, incentrata sulla gestione delle ostruzioni delle vie aeree. Nonostante le difficoltà tecniche, la sessione ebbe successo e segnò l’inizio di un ambizioso programma di simulazione.
Nel 2023, il programma si è ampliato in modo significativo. Il CHL ha reclutato e formato un team di educatori di simulazione attraverso corsi brevi, assicurandosi che avessero le conoscenze e le competenze fondamentali per sostenere la crescente domanda. I risultati parlano da soli: nell’ottobre 2024, il CHL aveva lanciato la sua prima sala di simulazione dedicata, sviluppato 50 scenari, offerto 20 sessioni di formazione distinte e registrato oltre 3.000 ore di formazione basata sulla simulazione.
Collaborazione e innovazione: il contesto lussemburghese
Per comprendere il panorama più ampio della simulazione in Lussemburgo, è importante considerare la struttura sanitaria del Paese. Il Lussemburgo vanta quattro ospedali principali e di recente ha fatto passi da gigante nell’istruzione sanitaria. La formazione infermieristica è diventata completamente universitaria solo nel 2023, il che riflette lo stato relativamente giovane dell’infrastruttura di formazione sanitaria.
La simulazione, tuttavia, sta guadagnando terreno. Oltre al programma del CHL, il Lussemburgo dispone di numerosi altri centri, tra cui un centro di simulazione universitario e uno gestito da scuole sanitarie professionali. Un’importante struttura nel sud del Paese, il Vidong Center, funge da centro di formazione continua, finanziato dalla collaborazione di quattro ospedali. Questi centri rappresentano un impegno crescente per far progredire la formazione sanitaria attraverso metodi innovativi.
“Al CHL”, osserva Julien, ”abbiamo la fortuna di avere un forte sostegno da parte della leadership e una cultura che valorizza l’apprendimento continuo. Questo è fondamentale per promuovere la collaborazione e l’innovazione nella simulazione”.
Sfide e trionfi nell’implementazione della simulazione
Il team di Julien ha affrontato numerose sfide durante la creazione del programma di simulazione del CHL. Le prime sessioni hanno rivelato ostacoli tecnici e evidenziato la necessità di una pianificazione meticolosa degli scenari. Per affrontare questo problema, Julien sottolinea l’importanza di una preparazione dettagliata, dalla definizione degli obiettivi educativi all’anticipazione delle reazioni dei partecipanti e degli inconvenienti tecnici.
“Più la preparazione è metodica”, consiglia Julien, ”più si può essere sicuri e adattabili durante le sessioni. Questo crea un ambiente sicuro e produttivo per gli studenti”.
Un’altra sfida fondamentale consiste nel dimostrare l’efficacia della formazione mediante simulazione. L’équipe di Julien sta attualmente collaborando con l’Università a un progetto di ricerca per confrontare la formazione con simulazione in situ per la rianimazione cardiopolmonare (RCP) con i metodi tradizionali del Basic Life Support (BLS). Questo studio mira a dimostrare il valore aggiunto della simulazione nel migliorare i risultati clinici e l’assistenza ai pazienti.
Costruire una cultura della sicurezza psicologica
L’approccio del CHL è incentrato sulla promozione di una cultura della sicurezza psicologica. Le sessioni di simulazione sono progettate per incoraggiare il dialogo aperto e l’apprendimento reciproco tra i partecipanti con background e livelli di esperienza diversi. Il feedback dei partecipanti sottolinea spesso il valore di questi scambi nell’abbattere diffidenze e nel creare fiducia.
“Gli operatori sanitari apprezzano l’opportunità di condividere le proprie esperienze in un ambiente privo di giudizi”, afferma Julien. “Questo senso di comunità e di sostegno reciproco è uno degli aspetti più gratificanti della simulazione”.
Il futuro della simulazione in Lussemburgo
Guardando al futuro, Julien è ottimista sulla crescita della simulazione in Lussemburgo. Grazie al forte sostegno istituzionale e alla crescente collaborazione tra i fornitori di servizi sanitari, sono state poste le basi per una continua innovazione. Tuttavia, rimangono delle sfide, in particolare per quanto riguarda la scalabilità della simulazione per rispondere alle esigenze di formazione specialistica, come le procedure ECMO o gli scenari di salute materna. In questi casi, l’istituzione sta ancora cercando un aiuto esterno.
La visione di Julien per il futuro comprende l’espansione delle iniziative di ricerca per convalidare l’impatto della simulazione sui risultati dei pazienti. Spera inoltre di rafforzare i legami con altri centri di simulazione in Lussemburgo e altrove, creando una comunità di simulazione più coesa.
Consigli per gli aspiranti operatori di simulazione
Quando gli viene chiesto quale consiglio darebbe a chi si avvicina per la prima volta alla simulazione, la risposta di Julien è diretta: iniziare con semplicità.
“All’inizio può sembrare opprimente”, ammette. “Ma concentrarsi su obiettivi chiari e una preparazione metodica può fare la differenza. Create fiducia nel vostro approccio e non esitate a rivolgervi ad altri operatori del settore per avere una guida e una collaborazione”.
Sottolinea inoltre l’importanza della creatività e dell’adattabilità, osservando che una simulazione efficace non sempre richiede attrezzature costose. “Si possono ottenere ottimi risultati con risorse minime se si è disposti a pensare fuori dagli schemi”.
Conclusione
Il viaggio del Lussemburgo nella simulazione sanitaria è un chiaro esempio del potere trasformativo della collaborazione, dell’innovazione e dell’impegno per l’eccellenza. Sotto la guida di visionari come Julien Bellanger e Daniela Collas, il Paese sta facendo passi da gigante nell’elevare gli standard di formazione sanitaria e migliorare l’assistenza ai pazienti.
Come dice giustamente Julien, “la simulazione non è solo un metodo di formazione; è un modo per riunire le persone, per imparare gli uni dagli altri e per superare i limiti di ciò che è possibile fare in sanità”.
Conversazione completa disponibile in francese su SIM Moove
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