Jean-François Ringeval su professionalità, intuizioni globali e sfide DEI nella simulazione sanitaria

Redazione SIMZINE
Cite Jean-François Ringeval su professionalità, intuizioni globali e sfide DEI nella simulazione sanitaria icon
Share Jean-François Ringeval su professionalità, intuizioni globali e sfide DEI nella simulazione sanitaria icon
$title

In questo avvincente episodio del podcast di SimMoove, il conduttore Fouad Marhar parla con Jean-François Ringeval, una figura la cui carriera nella simulazione sanitaria ha spaziato in ambito militare, accademico e ora industriale. Il viaggio unico di Jean François offre spunti di riflessione sull’evoluzione del mondo della formazione medica basata sulla simulazione, sulle sfide da affrontare per costruire una carriera in questo settore di nicchia e sulle tendenze globali che stanno plasmando il futuro della formazione sanitaria.

Un’esclusiva SIMZINE basata sull’intervista del podcast SIM Moove a Jean-François Ringeval

Fouad Marhar intervista Jean-François Ringeval, un esperto di simulazione sanitaria con un background unico che spazia dal servizio militare, alla leadership mondiale nella simulazione e all’esperienza nel settore. Ringeval condivide il suo percorso da infermiere nell’esercito francese fino a diventare un sostenitore internazionale della formazione medica basata sulla simulazione. Attraverso aneddoti personali e riflessioni approfondite, sottolinea l’importanza della mentorship, le sfide della sindrome dell’impostore e le tendenze globali che caratterizzano la simulazione, tra cui la diversità, l’equità e l’inclusione. Questa conversazione offre lezioni preziose per chiunque sia appassionato di promozione dell’assistenza sanitaria attraverso la simulazione.

Gli inizi in un luogo inaspettato

Dalla sua iniziale fascinazione per i simulatori di volo negli anni ’80 al suo attuale ruolo presso Elevate Healthcare (ex CAE Healthcare), il viaggio di Jean François offre spunti unici sul panorama globale della simulazione sanitaria.

“Sono caduto nella pentola della simulazione molto giovane, come Obelix”, scherza Jean François, riferendosi al suo primo incontro con i simulatori di volo, avvenuto a metà degli anni ’80. ”Nonostante le immagini a scatti, le immagini erano molto più chiare. “Nonostante le immagini a scatti, ero completamente immerso. Nella mia stanza stavo volando”. Questa prima esperienza con la simulazione si sarebbe rivelata profetica: in seguito la carriera di Jean François avrebbe chiuso il cerchio quando sarebbe entrato a far parte di CAE, un’azienda nota per i sistemi di simulazione di volo e sanitari.

Dal servizio militare al pioniere della simulazione

Il percorso che lo ha portato a diventare un esperto internazionale di simulazione non è stato diretto. Jean François ha prestato servizio come infermiere militare nel servizio sanitario delle forze armate francesi, dove ha acquisito una vasta esperienza sul campo. La sua introduzione formale alla simulazione sanitaria è avvenuta nel 2003 grazie a un corso di assistenza medica in ambiente ostile, tenuto dal professor Petit e da Didier Vautrin. Questa esperienza lo ha esposto alla simulazione su larga scala con risorse eccezionali, gettando le basi per la sua futura carriera.

Un momento cruciale è arrivato nel 2009, quando Jean François è entrato a far parte di CITERA (ora CESimMO), un centro militare incentrato sulla formazione di squadre mediche. Lavorando al fianco del professor Bruno Debien, ha contribuito a trasformare la metodologia di insegnamento del centro. “Quando Bruno mi ha visto arrivare in tuta militare invece che in camice, si è chiesto chi lo avesse mandato”, ricorda Jean François con divertimento. “Ma siamo cresciuti insieme, abbiamo sperimentato nuovi approcci e abbiamo continuato a superare i limiti”.

All’inizio degli anni 2010, la simulazione sanitaria era ancora agli albori, soprattutto in Francia. Jean François descrive questo periodo come un punto di svolta nella sua carriera, in quanto decise di abbracciare completamente la simulazione non solo come strumento di formazione, ma come vocazione per tutta la vita. Iniziò una formazione formale sotto la guida di François Lecomte, un pioniere della simulazione francese, e in seguito ampliò le sue competenze attraverso esperienze internazionali.

Alla fine il suo percorso lo ha portato a entrare in CAE, un’azienda nota per le sue tecnologie di simulazione all’avanguardia, tra cui simulatori di volo e soluzioni sanitarie. Jean François nota l’ironia del ritorno in un’azienda che inizialmente si concentrava sulla simulazione aeronautica, ma che poi si è evoluta fino a diventare leader nella formazione sanitaria. Oggi lavora per Elevate Healthcare, che si dedica al progresso della simulazione medica.

Prospettive globali sulla simulazione sanitaria

Uno degli aspetti più sorprendenti della prospettiva di Jean François è la sua visione globale delle pratiche di simulazione. Avendo lavorato in diversi continenti, sottolinea che, sebbene l’implementazione possa essere diversa, le sfide principali rimangono sorprendentemente coerenti. “Che ci si trovi negli Stati Uniti, in Canada, in Europa, in Nord Africa, in Africa, in Medio Oriente o in Asia, il personale infermieristico è sempre il fulcro dell’assistenza”, osserva.

Fouad interroga Jean François sulle differenze che ha osservato tra le pratiche di simulazione in Francia e all’estero. Sebbene la Francia abbia fatto passi da gigante nell’adozione della formazione basata sulla simulazione, Jean François sottolinea che altri Paesi sono spesso più avanzati in alcune aree. “In Francia tendiamo a pensare di non essere al livello di altri paesi, ma voglio rassicurare i nostri professionisti della sanità: stiamo facendo un lavoro eccellente”, afferma. Tuttavia, osserva anche che alcuni Paesi hanno investito maggiormente nella simulazione, sia in termini di risorse che di personale.

Paesi come l’India, che Jean François descrive come un sorprendente leader nella simulazione, hanno sviluppato reti estese e team dedicati per sostenere l’educazione basata sulla simulazione. Una differenza fondamentale, osserva, è l’enfasi posta sui ruoli di simulazione a tempo pieno in altri paesi. “In molti luoghi, il primo assunto a tempo pieno per un centro di simulazione è il manager, seguito dal personale tecnico e poi dagli educatori. È un approccio strutturato che non vediamo spesso in Francia”, spiega.


Questo investimento strutturato in risorse umane e tecniche è fondamentale per massimizzare l’impatto della simulazione, sostiene Jean François. Fa notare che in paesi come gli Stati Uniti e l’India, il ritorno sull’investimento (ROI) nella simulazione viene misurato attentamente, non solo in termini di guadagni finanziari, ma anche di miglioramento dei risultati sanitari e di riduzione degli errori medici. “In Francia dobbiamo iniziare a pensare di più al ROI nei nostri programmi di simulazione. Non si tratta solo di denaro, ma dell’impatto sulla cura del paziente”, aggiunge.

Combattere la sindrome dell’impostore nella simulazione sanitaria

Un tema ricorrente nella conversazione tra Jean François e Fouad è il concetto di “sindrome dell’impostore”, che colpisce molti professionisti sanitari che si avvicinano alla simulazione. Questa sensazione di inadeguatezza, soprattutto quando si entra in un campo nuovo come quello della simulazione, può essere opprimente. Jean François riconosce che anche lui ha lottato con questo problema quando è passato dalla pratica clinica al lavoro di simulazione a tempo pieno.

Riconosce che mentori come Amanda Wilford (A.KA. Mandy), un’esperta britannica di simulazione sanitaria, lo hanno aiutato a superare queste difficoltà. Amanda, che è diventata una figura di spicco nell’educazione alla simulazione sanitaria, ha incoraggiato Jean François a credere nelle sue capacità e a spingersi oltre la sua zona di comfort. “Amanda mi ha detto: ‘Sai più di quanto pensi. Fidati di te stesso e vai avanti”, ricorda Jean François.


Per chi è alle prime armi, il consiglio di Jean François è semplice: “Credi nei tuoi sogni e datti i mezzi per realizzarli”. Incoraggia gli aspiranti educatori alla simulazione a cercare dei mentori, a fare rete con gli esperti e a imparare continuamente dagli altri. “Non aver paura di contattare le persone, anche se pensi che non siano alla tua portata”, dice, sottolineando che la comunità della simulazione è incredibilmente solidale e disposta ad aiutare i nuovi arrivati.

Un nuovo terreno: DEI nella simulazione

Guardando al futuro, Jean François sottolinea una tendenza emergente nella simulazione: l’integrazione dei principi di diversità, equità e inclusione (DEI) negli scenari. Questo va oltre la razza e il genere per affrontare le disparità di accesso all’assistenza sanitaria, la competenza culturale e i pregiudizi inconsci degli operatori sanitari. “Stiamo creando scenari che aiutano gli operatori sanitari a riconoscere e superare i loro pregiudizi cognitivi”, spiega l’esperto, citando esempi come i diversi approcci al trattamento dei pazienti in base all’aspetto o al background culturale.


L’impatto del DEI nella formazione mediante simulazione è particolarmente rilevante nell’ambiente sanitario odierno. Jean François condivide un esempio eclatante: alcuni studi hanno dimostrato che gli operatori sanitari possono inconsciamente dare la priorità al trattamento di un giovane atleta dall’aspetto sano con un infortunio minore rispetto a un paziente obeso con difficoltà respiratorie. Grazie a scenari di simulazione attentamente studiati, è possibile identificare e risolvere questi pregiudizi.

Il ruolo dell’industria nel miglioramento della formazione sanitaria

L’attuale posizione di Jean François presso Elevate Healthcare rappresenta la preziosa intersezione tra competenze cliniche e innovazione tecnologica. La sua collaborazione con figure come Amanda Wilford, che di recente è passata dall’industria al mondo accademico come una delle prime infermiere assistenti all’insegnamento della simulazione in Inghilterra, esemplifica come le carriere nella simulazione possano evolversi e avere un impatto sull’educazione sanitaria a livello globale.


Il collegamento con l’industria offre opportunità uniche per collegare teoria e pratica. Grazie ad aziende come Elevate Healthcare, le innovazioni nella tecnologia di simulazione possono essere informate direttamente dalle esigenze cliniche e dagli obiettivi educativi, creando strumenti di formazione più efficaci per gli operatori sanitari.

Consigli per la prossima generazione

Per coloro che vogliono fare carriera nel campo della simulazione sanitaria, il consiglio di Jean François è semplice: “Abbiate fiducia in voi stessi e credete nei vostri progetti. Ci sarà sempre qualcuno che ti dirà che non è possibile… ma tu provaci lo stesso”. Incoraggia i nuovi arrivati a sfruttare le risorse disponibili, dai podcast a & esitare a contattare gli esperti del settore.


Questa mentalità di mentoring è fondamentale per lo sviluppo del settore. Jean François sottolinea l’importanza del networking e dell’apprendimento continuo, osservando che anche gli esperti più importanti del settore sono solitamente disposti a condividere le loro conoscenze ed esperienze con i nuovi arrivati.

Guardare al futuro della simulazione

L’intervista rivela un campo che sta maturando rapidamente, con la Francia che contribuisce in modo significativo alle migliori pratiche globali e ha anche spazio per imparare dagli approcci internazionali. Mentre la simulazione sanitaria continua a evolversi, professionisti come Jean François dimostrano come la passione, unita alla volontà di abbracciare il cambiamento e lo scambio interculturale, possa guidare l’innovazione nella formazione sanitaria.

Il futuro della simulazione sanitaria appare luminoso, con una crescente enfasi sullo sviluppo professionale, sul progresso tecnologico e sulle pratiche inclusive. Il viaggio di Jean François dalla medicina militare alla leadership globale nella simulazione illustra la natura dinamica del campo e il suo potenziale di trasformazione dell’educazione sanitaria.


La conversazione con Jean François offre uno sguardo convincente sul futuro della simulazione sanitaria: un futuro in cui tecnologia, pedagogia e fattori umani convergono per creare esperienze di apprendimento più efficaci e inclusive per i professionisti della sanità di tutto il mondo. Mentre il campo continua a evolversi, le lezioni e le intuizioni condivise da pionieri come Jean François contribuiranno a formare la prossima generazione di professionisti della simulazione sanitaria.

Conversazione completa disponibile in francese su SIM Moove

LEGGI ANCHE

Lascia un commento

Iscriviti alla newsletter

Tutte le notizie SIM, direttamente sulla tua email.
Ricevi mensilmente le migliori ricerche, innovazioni e storie sulla simulazione sanitaria

Join our newsletter

I più letti

Scopri gli articoli più popolari di SIMZINE