La Swiss Emergency Championship è di più di una semplice competizione: è un’esperienza di apprendimento che unisce professionisti dell’emergenza e dell’area critica. Nata come evoluzione della Swiss Prehospital Championship, oggi mette insieme team ospedalieri e preospedalieri in un percorso formativo unico che integra simulazioni, scenari complessi e collaborazione interprofessionale fondandosi sul principio dell’edutaiment.
Negli ultimi anni, le Sim Wars si sono affermate come una forma innovativa di formazione esperienziale in ambito sanitario: eventi che, dietro l’apparenza di una competizione, celano un potente strumento di apprendimento.
Attraverso simulazioni, esperienze immersive e sfide tra team, queste competizioni offrono un contesto dinamico in cui i professionisti possono confrontarsi, riflettere e crescere insieme.
Da questa visione nasce la Swiss Emergency Championship (SEC): un progetto che trasforma la sfida in apprendimento e l’esperienza in crescita condivisa.
In queste pagine vi raccontiamo la sua storia attraverso le voci di chi l’ha vissuta da protagonista.
Dalla Beta Edition a oggi
L’idea della SEC nasce prima della pandemia, come evento dedicato alla medicina preospedaliera.
La crisi sanitaria ne ha rallentato la realizzazione, ma ha reso ancora più evidente il valore di spazi di confronto e collaborazione tra professionisti.
Nel 2023 ha preso forma la Beta Edition, una sorta di prova generale del format.
Sette team preospedalieri del Canton Ticino hanno preso parte a una giornata di competizione e apprendimento, affrontando due simulazioni cliniche e un workshop competitivo.
I tre migliori team hanno poi avuto accesso alle finali pomeridiane, cimentandosi in uno scenario multipaziente ad alta intensità.
Dopo la Beta Edition del 2023, la prima edizione ufficiale si è svolta quest’anno, segnando un passaggio importante: da Swiss Prehospital Championship a Swiss Emergency Championship.
Il nuovo nome racconta meglio la visione: non solo preospedaliero, ma tutta l’emergenza, integrando anche team ospedalieri che lavorano in pronto soccorso.
Come fondatori della SEC, abbiamo visto confermata l’idea da cui tutto è partito: i team si preparano per settimane con simulazioni e allenamenti, raggiungendo gran parte dell’obiettivo formativo già prima della gara.
La competizione diventa poi l’occasione per mettere in pratica quanto allenato, in un contesto stimolante e aperto anche al pubblico.
Non si tratta solo di vincere, ma soprattutto di confrontarsi, crescere e riflettere insieme.
La prima fase ha visto i team ticinesi impegnati in scenari di simulazione e workshop dedicati allo sviluppo di technical e non-technical skills, alternando esercitazioni su casi complessi e momenti di confronto aperto.
Alla fase conclusiva, ospitata nel contesto del Simposio di Area Critica della Svizzera Italiana (SACSI), si sono poi aggiunte squadre preospedaliere e ospedaliere provenienti anche dal Canton Vallese.
Nel complesso, l’edizione 2025 ha coinvolto circa sessanta partecipanti suddivisi nei team in gara, dieci membri di giuria e circa 20 altri professionisti, tra organizzatori e volontari.
Durante le fasi preliminari sono stati decretati i campioni ticinesi, mentre le finali hanno incoronato i campioni svizzeri.
Il format ha proposto scenari clinici diversificati di medicina d’urgenza, trauma e pediatria, culminando in uno scenario conclusivo di un Mass Casualty Event.
In quest’ultimo, la dinamica ha previsto una simulazione integrata 1:1, in cui il team preospedaliero consegnava il paziente al team ospedaliero, mettendo in scena l’intera catena del soccorso in emergenza.
Costruire una cultura comune dell’emergenza
Per Carlo Realini, Direttore del Servizio Autoambulanza Mendrisiotto e membro del Comitato Strategico, la SEC rappresenta «un passo concreto verso una cultura comune dell’emergenza-urgenza in Svizzera.
Unisce professionisti di lingue e regioni diverse, creando una rete che valorizza le differenze e promuove standard condivisi».
La Championship, contribuisce a consolidare il legame tra territorio e ospedale, favorendo la creazione di un linguaggio comune e una più efficace collaborazione interprofessionale.
«I presupposti ci sono – conclude Realini – la SEC ha già dimostrato di saper generare entusiasmo e senso di appartenenza».
Un ponte tra scuola e professione
Tra i protagonisti della prima edizione ufficiale della SEC c’è anche il Centro Professionale Sociosanitario Infermieristico (CPS-I) di Manno, che oltre ad accogliere nei propri spazi le fasi preliminari ha partecipato con un proprio team di studenti.
Come spiega il Direttore Paolo Barro, membro del Comitato Strategico, la scelta di fare partecipare un team di soccorritori in formazione nasce dal desiderio di «rafforzare l’identità professionale dei futuri soccorritori e offrire loro un’occasione per sperimentarsi in un contesto realistico e interprofessionale».
La SEC rappresenta così un ponte concreto tra formazione e mondo del lavoro, dove gli studenti possono confrontarsi con professionisti attivi, misurarsi con scenari complessi e riconoscere il valore della collaborazione tra discipline.
Una rete che crea valore formativo
La collaborazione con il Centro di Simulazione (CeSi) del Centro Professionale Sociosanitaio Medico-Tecnico di Lugano ha rappresentato un valore strategico fondamentale per la creazione della SEC, poiché ha consentito di consolidare una rete di collaborazione interprofessionale tra enti scolastici, strutture sanitarie e specialisti della simulazione.
Come sottolinea Pier Luigi Ingrassia, Direttore Scientifico del CeSi e membro del Comitato Strategico, la SEC «nasce dall’incontro di istituzioni con vocazioni diverse ma complementari: soccorritori, ospedali, scuole professionali e specialisti di simulazione clinica. Insieme – spiega – abbiamo costruito un format che fonde education ed entertainment, creando valore formativo reale. Avere poi portato questa esperienza all’interno del SACSI ne ha amplificato il significato e l’impatto culturale».
Un evento che trova casa nel Simposio di Area Critica
La prima edizione ufficiale si è svolta all’interno del Simposio di Area Critica della Svizzera Italiana, diretto dal Prof. Paolo Merlani, Direttore sanitario e Capo del Dipartimento di Area Critica dell’Ospedale Regionale di Lugano e cantonale.
Merlani spiega che il Simposio è «una piattaforma che mette insieme medici e infermieri di tutte le aree dell’urgenza, dal preospedaliero alla terapia intensiva». L’obiettivo non è solo aggiornare, ma promuovere una formazione collaborativa, capace di coniugare crescita professionale e dimensione umana. «La SEC si inserisce perfettamente in questa visione – racconta Merlani – perché porta entusiasmo, spirito di squadra e coinvolgimento, riuscendo a unire pubblico e professionisti».
La parola ai protagonisti
Per Hernâni, membro del team vincitore, la SEC non è stata solo una gara ma un vero percorso.
«La preparazione è iniziata settimane prima – racconta – con simulazioni di diversi scenari e attenzione alle non technical skills. Lavorare sotto lo sguardo della giuria e del pubblico ha creato una pressione positiva, trasformata in concentrazione e voglia di dare il meglio. Più che il risultato – continua Hernâni – resta l’esperienza di squadra, il confronto con gli altri e la consapevolezza di aver imparato davvero».
Anche Nicolò, arrivato da Genova per assistere alle fasi preliminari, racconta di essere rimasto colpito dall’atmosfera dell’evento: «Non è solo una competizione, ma un’immersione nel mondo delle emergenze. Si percepisce la preparazione, la collaborazione e la gestione dello stress».
Guardando avanti
La Swiss Emergency Championship ha mosso i primi passi, ma ha già tracciato una direzione chiara: mettere al centro la collaborazione e l’apprendimento continuo.
Non è solo una competizione, ma un luogo dove la formazione diventa esperienza e la passione si traduce in cultura professionale.
Rivivi l’atmosfera della gara nell’aftermovie ufficiale della Swiss Emergency Championship 2025.
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