Una rassegna dedicata alla cultura dell’errore per imparare ad accoglierlo positivamente e farlo diventare vera occasione di crescita.
Tutti ci troviamo d’accordo con il detto “sbagliando s’impara”. Eppure, il nostro rapporto con gli errori è spesso caratterizzato da vergogna e sensi di colpa per i nostri sbagli così come da rabbia e giudizio per quelli degli altri. Riconosciamo l’ineluttabilità dell’errore, ma di fronte alla sua comparsa siamo così poco inclini ad ammetterlo ed accettarlo, e raramente capaci di valorizzarlo.
Partendo da queste considerazioni, il Centro Professionale Sociosanitario di Lugano ha voluto organizzare una rassegna di appuntamenti formativi e divulgativi dedicata alla cultura dell’errore. L’obiettivo è cogliere l’opportunità di riflettere su questa apparente contraddizione, così diffusa tra noi umani, che ci impedisce di considerare l’errore come spunto prezioso di apprendimento.
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La tematica ci interpellava già da molto tempo, in particolar modo ogni qual volta ci ritrovavamo a discutere sulle cause degli insuccessi dei nostri studenti, ci sorprendevamo della nostra frettolosa tendenza a formulare giudizi che stigmatizzavano i comportamenti di certi colleghi o ci arrabbiavamo per delle nostre scelte sbagliate o per delle occasioni mancate.
Si è appena tenuta la prima conferenza della rassegna, dedicata a difetti, disturbi, abbagli e altre qualità del nostro cervello durante la quale Giovanni Pellegri (Dottore in neurobiologia, docente presso l’Università della Svizzera Italiana e responsabile de L’ideatorio) ci ha illustrato come, in effetti, siamo fatti per sbagliare e ci ha fatto comprendere che l’imperfezione non soltanto fa parte del nostro essere e del nostro vivere, ma è stata addirittura fondamentale per la nostra evoluzione. Nella sua interessante esposizione ci ha condotto a scoprire i vantaggi dell’incompletezza e ci ha invitato a chiederci se non sia il caso di riconsiderare addirittura la definizione di normalità.
I prossimi incontri, ai quali è possibile partecipare in presenza (previa iscrizione online) oppure seguire a distanza attraverso lo streaming, tratteranno dell’errare (nella sua doppia accezione di sbagliare e di vagare) nella musica, del tema della colpa, delle conseguenze anche personali dell’errore e di come dagli errori si può imparare con particolare attenzione all’uso dell’analogo della realtà, ossia la simulazione.
La speranza, con questa rassegna, è quella di riuscire ad accogliere positivamente l’errore per farlo diventare vera occasione di crescita. Allo stesso tempo ci auguriamo di riuscire a promuovere uno sguardo benevolo e comprensivo verso gli sbagli che, qua e là, noi e gli altri, continueremo a commettere.
Qui tutte le informazioni sulla rassegna:
https://www.cpslugano.ch/rassegna-sulla-cultura-ellerrore-e-cosi-sbagliato-sbagliare/