Intervista a Mara, dottoranda in simulazione presso il laboratorio JETS dell’Università di Genova
Ciao! Oggi chi vi parla è Mara Coduri, laureata in Bioingegneria presso l’Università di Genova, e voglio raccontarvi in breve del mio dottorato in simulazione.
Dopo la laurea, ho avuto l’opportunità di lavorare come assegnista di ricerca, attraversando il mondo dei dispositivi indossabili e avvicinandomi sempre più all’elettronica. Il destino, però, mi ha riservato un’incredibile opportunità quando, nell’ottobre 2021, ho incontrato Maura Casadio, Professore Associato, e Serena Ricci, ricercatrice e responsabile del laboratorio Joint lab for Emerging Technologies in Simulation (JETS), entrambe dell’Università di Genova e mie supervisor di dottorato.
JETS è un laboratorio congiunto tra il SimAv (Centro di Simulazione e Formazione Avanzata) e il Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi (DIBRIS), che si pone l’obiettivo di sviluppare e testare l’usabilità di simulatori nel campo del training medico, servendosi di diverse tecnologie quali realtà virtuale, robot aptici e sensoristica low-cost. Nell’ambito della simulazione chirurgica, stiamo esplorando l’impiego dei robot aptici per allenare skill di base come incisione e sutura, simulando situazioni reali e complesse in un ambiente virtuale e controllato. Grazie a Serena ho avuto la possibilità di scoprire il mondo della simulazione, un campo che mi ha incuriosita e appassionata sin da subito.
Entrare nel mondo della ricerca e della simulazione mi ha fatto capire che potevo combinare le mie competenze software con la passione per l’elettronica e la sensoristica di base.
Sono ancora una nuova arrivata in questo settore, poiché ho iniziato il mio dottorato solo nel gennaio 2022. In questo breve periodo, però, ho avuto l’opportunità di esplorare molti aspetti di questo campo, grazie alle attività di ricerca svolte nel nostro laboratorio e alle conferenze a cui ho avuto il privilegio di partecipare, incontrando persone appassionate e competenti nel settore.
Entrando nel mondo del training medico, mi sono chiesta quale contributo potessi apportare in questo campo e a quale esigenza potessi rispondere con il mio progetto di ricerca. Per il mio dottorato ho scelto di concentrarmi sugli aspetti legati alla cura materno-neonatale in sala parto, sviluppando un prototipo di simulatore multiplayer di realtà mista. L’obiettivo è combinare i vantaggi della realtà virtuale, che offre ambienti coinvolgenti e realistici, con quelli della simulazione basata su manichini, che fornisce un feedback aptico, essenziale per acquisire le abilità manuali, come il corretto posizionamento della testa o della mascherina per la ventilazione. Inoltre, per questo prototipo, ho progettato e sviluppato sensori a basso costo, da applicare sul manichino neonatale, al fine di fornire un feedback in tempo reale sulla performance del discente.
Ad oggi, la realtà virtuale è una tecnologia sempre più diffusa e utilizzata per il training medico pur presentando ancora numerose limitazioni dal punto di vista tecnologico. La mia speranza, nel corso della mia ricerca, è di trovare nuove strategie e tecnologie da combinare con la realtà virtuale per sfruttarne appieno il potenziale.
In ricerca le sfide sono numerose. Nel corso del mio lavoro, ad esempio, ho riscontrato che il numero di ingegneri e tecnici coinvolti nella simulazione è ancora limitato, e trovare persone con un background simile al mio per confrontarmi e scambiare idee non è facile. Inoltre, non esistono molte linee guida o standard da seguire, rendendo difficile la fase progettuale e la scelta di definizione dei protocolli di validazione.
Le scelte progettuali devono necessariamente tenere conto delle esigenze mediche, e la mia limitata conoscenza in questo campo può rappresentare un ostacolo. Fortunatamente, il lavoro di squadra è sempre la soluzione vincente, e nel nostro laboratorio abbiamo medici entusiasti di aiutarci e di collaborare con noi nello sviluppo delle idee, consentendoci di affrontare i problemi da diverse prospettive. In particolare, il mio progetto di dottorato nasce dalla collaborazione con Andrea Calandrino, Neonatologo e dottorando in Scienze Pediatriche. I lavori legati alla simulazione chirurgica sono possibili grazie al continuo supporto fornito dal chirurgo Giacomo Borgonovo, Presidente del SimAv e Vicepreside della scuola di scienze mediche e farmaceutiche (DISC), e Michele Minuto, Professore Associato presso il DISC.
In conclusione, posso dire con entusiasmo che sono estremamente soddisfatta della mia scelta e del progresso del mio lavoro. Non vedo l’ora di scoprire cosa mi riserva il futuro e quali altre sfide e opportunità incontrerò lungo il percorso.
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