GPhantom, novità in ambito skill trainer ecografabili

Antonio Scalogna
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In questa nuova recensione del Tecnico di Simulazione,  Antonio Scalogna ci presenta i simulatori per accessi vascolari ecoguidati della GPhantom, essenziali per l’addestramento nelle professioni sanitarie, in quanto permettono di acquisire competenze nell’inserimento di cateteri o aghi sotto guida ecografica.

I simulatori per accessi vascolari ecoguidati rappresentano una parte essenziale dell’addestramento all’interno di tutte le professioni sanitarie, consentendo ai professionisti della salute di acquisire competenze cruciali nella realizzazione di accessi vascolari utilizzando l’ecografia come guida.

Questi simulatori sono dispositivi avanzati progettati per replicare fedelmente le condizioni reali dei pazienti, consentendo agli operatori sanitari di acquisire esperienza pratica nella procedura di inserimento di cateteri o ago in vasi sanguigni, sotto la guida dell’ecografia.

All’interno di questo articolo vi parlerò di un simulatore della ditta GPhantom.

GPhantom è un’azienda fondata nel 2014 che sviluppa e produce simulatori medici in diversi ambiti: pediatria, anestesia, accessi vascolari, biopsia, tiroide, faccia, rene e palpazione.

Grazie a Simulkare, che ha portato questi simulatori della casa brasiliana per la prima volta in Italia, ho potuto provare molto accuratamente due simulatori per accessi vascolari durante un corso di accessi vascolari ecoguidati, potendo raccogliere un feedback di istruttori che eseguono la manovra quotidianamente e dei discenti che non stavano imparando ad eseguirla in quel momento.

Per quanto il prezzo non sia elevato per la sua categoria, i materiali utilizzati per la realizzazione di questi simulatori è assolutamente valido. Rispetto ad altri simulatori, questo restituisce un feedback dell’ago più marcato e questa caratteristica, in ambito didattico, è assolutamente essenziale.

Una volta appoggiato l’ecografo l’immagine restituita con e senza gel è assolutamente chiara e priva di disturbi dovuti al materiale utilizzato: ciò permette, oltre ad una visione precise delle arterie e delle vene, anche una visione completa dell’ago che si sta introducendo.

Ma vi è una caratteristica che non ho ancora menzionato, ovvero il riassorbimento delle varie iniezioni. Esattamente dopo due giorni, tutte le iniezioni svolte dovrebbero scomparire e, quindi, il simulatore dovrebbe tornare allo stato iniziale. Ammetto che ero davvero molto curioso, così ho approfittato del corso per metterli “sotto sforzo”.

Come potete vedere dalle immagini sottostanti i simulatori sono stati molto usati, circa per 4/5 ore di fila sia da istruttori esperti sia da discenti che non hanno mai provato la procedura prima. Oltre a ciò uno dei due simulatori è stato particolarmente danneggiato da procedure continue non corrette, creando così una crepa ben visibile.

Stato del simulatore subito dopo un corso
Stato del simulatore dopo una settimana lasciato a riposare

Come potete vedere dalle foto e screenshot fatti subito dopo l’utilizzo e dopo una settimana di “riposo” si possono notare una notevole proprietà di autoriparazione del gel, quasi stupefacente, soprattutto per quanto riguarda la lacerazione. L’unico accorgimento che ho usato su questi pad, e che in realtà uso in altri simulatori del genere, è l’utilizzo di un ago non troppo grande (22 Gauge) e cambiarlo dopo 5 punture, questo solo per ridurre al minimo la problematica della scia durante le sessioni.

Il verdetto

In conclusione, consiglio vivamente l’acquisto di questi pad sotto tutti i punti di vista, sia economico che funzionale, poiché il feedback restituito dall’inserimento dell’ago non è niente male e, come avete potuto vedere sopra, la resistenza nel tempo è notevole.

  • Economici
  • Resistenti
  • Proprietà autoriparanti notevoli
  • Non “usa e getta”
  • Nessuna possibilità di inserire fluidi

Antonio Scalogna

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