To Err is Human, To Teach VR

To Err is Human, To Teach VR – Virtual Reality and Artificial Intelligence in Medical Education

Maxim Gorshkov

EuroMedSim, Stuttgart, 2024
978-3-00-077736-3

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È difficile ammettere che la mia generazione di medici ed educatori medici (gli over 50), pur essendo al top delle competenze cliniche, trova difficile stare al passo con il mondo in continua evoluzione della tecnologia informatica, compresa la realtà virtuale (VR) e l’intelligenza artificiale (AI). Eppure, dobbiamo farlo. Ciò è dovuto non solo al nostro desiderio di rimanere aggiornati, ma anche alla necessità di offrire ai nostri studenti un ampio spettro di modalità educative diverse. 

Stiamo lentamente implementando chat-GPT e simili nella nostra routine quotidiana, ma l’ampiezza e la diversità delle applicazioni dell’IA nell’educazione medica stanno crescendo a una velocità incredibile. La conoscenza delle nuove tecnologie deriva dall’esposizione alle conferenze e dalla lettura di pubblicazioni scientifiche pertinenti, ma a volte non c’è niente di meglio dell’opportunità di leggere una panoramica elaborata da un esperto. 

Il libro del Dr. Maxim Gorshkov, “Errare è umano, insegnare – VR”, offre questa opportunità. Si differenzia dai libri di testo compilati da più autori, perché segue una “storia di VR e IA” dal punto di vista di una sola persona. Il Dr. Gorshkov fa un buon lavoro nel referenziare molti dei suoi punti e, sebbene non ci sia una metodologia dietro la scelta dei riferimenti e molte delle sue affermazioni siano le sue convinzioni personali, i suoi pensieri e i suoi pregiudizi, a mio parere questo non è un punto debole, ma anzi un punto di forza del suo libro. 

To Err is Human, To Teach – VR presenta brillantemente concetti complessi in modo coinvolgente e strutturato. Approfondisce l’affascinante convergenza delle tecnologie digitali, esplorando il modo in cui i mondi virtuali si integrano perfettamente con l’ambiente reale allo scopo di ottimizzare l’esperienza educativa degli studenti e il ruolo dell’intelligenza artificiale in questa miscela. Il libro pone domande stimolanti sui confini tra questi regni e sulla necessità o meno di tali distinzioni. 

Il libro offre un’utile descrizione e classificazione dei moderni simulatori medici di realtà virtuale, evidenziandone i pro e i contro. Fornisce inoltre una prospettiva ben ponderata e perspicace su come gli ambienti digitali stiano trasformando il processo di apprendimento, analizzato attraverso la lente della gerarchia dei bisogni di Maslow. 

È un libro per chiunque sia coinvolto nella formazione degli operatori sanitari, in particolare per gli educatori basati sulla simulazione e gli sviluppatori di programmi di studio che cercano di integrare i sistemi VR e AI nella loro pratica educativa. Inoltre, è una lettura piacevole (anche se non facile). 

Recensione di Vsevolod (Sev) Perelman (Canada)

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