Può l’addestramento in simulazione neonatale migliorare l’outcome nelle strutture ad alte risorse? Un team austriaco ha studiato la questione per 8 anni
Bentornati nel nostro pub,
Se vi piacciono le birre a bassa fermentazione, solo per oggi, abbiamo una cassa di Lager Viennesi da farvi assaggiare. Il nostro mastro birraio, durante la pausa estiva, ha scovato un birrificio di Vienna che per produrre questa ambrata ha impiegato ben 8 anni. E anche per questa ragione, il risultato al palato è eccezionale!
In questo birrificio tra il 2012 e il 2019 sono stati raccolti dati sulla mortalità neonatale ed è stato monitorato il livello di intervento che i neonati hanno ricevuto subito dopo la nascita per la stabilizzazione:
- A) pazienti che hanno ricevuto ventilazione non invasiva a breve termine
- B) pazienti che hanno ricevuto ventilazione non invasiva prolungata
- C) pazienti che hanno ricevuto ventilazione e compressioni toraciche (con/senza farmaci).
I neonati pretermine (età gestazionale < 37 settimane) sono stati esclusi dall’analisi, poiché è più probabile che richiedano un supporto respiratorio dopo la nascita rispetto ai neonati a termine.
Nel 2015 è stato avviato un programma di formazione progettato in due formati: simulazione neonatale a bassa fedeltà e simulazione neonatale ad alta fedeltà, entrambe eseguite da équipe multidisciplinari. I dati, pertanto, sono stati divisi in due gruppi: quelli relativi al periodo 2012-2014, ossia prima dell’implementazione del training, sono stati considerati pre-formazione; quelli relativi al 2015-2019 post-formazione. I mastri viennesi hanno cercato di capire se l’addestramento in simulazione migliorasse l’esito e riducesse gli interventi sui piccoli pazienti nelle strutture neonatali ad alte risorse.
Su 13.950 neonati nati durante il periodo di studio, 826 neonati a termine hanno ricevuto uno dei tre livelli di intervento per l’adattamento dopo la nascita. Un totale di 284 (34,4%) pazienti ha ricevuto ventilazione non invasiva a breve termine (A), 477 (57,8%) ventilazione prolungata (B) e 65 (7,9%) compressioni toraciche (C), rispettivamente. Confrontando le epoche pre- e post-formazione, non è stata riscontrata una riduzione significativa della mortalità e non sono stati riscontrati cambiamenti significativi nei gruppi A e B. Tuttavia, il rischio di compressioni toraciche (gruppo C) è diminuito significativamente dallo 0,91% nell’epoca pre-formazione allo 0,20% nell’epoca post-formazione (p < 0,001).
In generale, quando si analizza l’impatto dell’addestramento sulla simulazione, si deve sempre tenere presente che un birrificio altamente complesso probabilmente non può essere cambiato (in modo sufficiente) con singoli eventi formativi isolati. È invece necessario un insieme completo e ben congegnato di misure interconnesse per poter effettivamente dimostrare l’effetto significativo della formazione in simulazione nel migliorare la sicurezza dei pazienti, la qualità delle cure e la produzione di ottime birre. Questa ricetta ha dimostrato che
un regolare addestramento in simulazione può migliorare gli esiti dei pazienti in contesti ad alte risorse
e che, se non è possibile ottenere un numero elevato di casi, è consigliabile che gli studi sull’effetto dell’addestramento in neonatologia misurino parametri di esito indiretti come la diminuzione della necessità di compressioni toraciche subito dopo la nascita.
Spero che questa degustazione vi sia piaciuta, vi aspetto al prossimo incontro!
A presto,
il vostro Mastro birraio
Schwindt EM, Stockenhuber R, Kainz T, Stumptner N, Henkel M, Hefler L, Schwindt JC. Neonatal simulation training decreases the incidence of chest compressions in term newborns. Resuscitation. 2022 Sep;178:109-115. doi: 10.1016/j.resuscitation.2022.06.006. Epub 2022 Jun 11. PMID: 35700883.