Il 6° vertice ministeriale sulla sicurezza dei pazienti tenutosi a Santiago del Cile ha segnato un altro passo importante nella discussione di strategie innovative per il prossimo futuro. Rappresentanti di diverse nazioni si sono riuniti per rafforzare la sicurezza e il benessere dei pazienti in tutto il mondo. SOCHISIM ha avuto un ruolo fondamentale nel proporre la simulazione clinica come strumento chiave per la sicurezza dei pazienti.
Il 17 e 18 aprile Soledad Armijo, Marcia Maldonado e Claudia Arancibia, rappresentanti del Consiglio Direttivo della Società Cilena di Simulazione Clinica e Sicurezza del Paziente (SOCHISIM), hanno partecipato al VI Summit Ministeriale sulla Sicurezza del Paziente. Questo evento, che si è svolto per la prima volta in America Latina presso il Centro Culturale Gabriela Mistral di Santiago del Cile, segue la scia dei precedenti vertici ministeriali globali sulla sicurezza dei pazienti. Iniziati a Londra nel 2016, questi vertici sono proseguiti annualmente in città come Bonn (2017), Tokyo (2018), Gedda (2019) e Montreux (2023), svolgendo un ruolo cruciale nel sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni evitabili in ambito sanitario e promuovendo approcci strategici per rafforzare la sicurezza dei pazienti a livello globale.
Quest’ultimo incontro ha riunito rappresentanti di organizzazioni civili, cliniche e governative di cinque continenti, che hanno condiviso esperienze e discusso politiche e iniziative per migliorare la sicurezza dei pazienti. I contributi dell’ intelligenza artificiale (AI),le esperienze dei pazienti stessi, le modalità di implementazione dei sistemi di registrazione e segnalazione degli incidenti a livello globale e, naturalmente, il ruolo delle società scientifiche e della simulazione nei processi di miglioramento erano parte dell’agenda.
Dopo due giorni intensi di attività, tra presentazioni di alta qualità, workshop simultanei, discussioni plenarie e incontri bilaterali, i 47 paesi partecipanti hanno firmato una dichiarazione politica. Questo documento impegna i paesi ad allineare i loro sistemi sanitari ai sette obiettivi strategici per il periodo 2021-2030 stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questo impegno è fondamentale, dato che anche nei paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, quasi il 15% della spesa e dell’attività ospedaliera è attribuita al trattamento di pazienti affetti da carenze di sicurezza. Si stima che più della metà di questi danni potrebbe essere evitata lavorando insieme per costruire un sistema sanitario più sicuro e una cultura della sicurezza che enfatizzi il miglioramento continuo, l’apprendimento e l’innovazione (fonte: OMS).
Soledad Armijo, presidentessa di SOCHISIM, ha condiviso il suo entusiasmo per le opportunità di collaborazione con professionisti di diverse latitudini e la proiezione di progetti futuri nella comunità cilena. Ha sottolineato l’importanza del contributo della simulazione e della società nella promozione della sicurezza dei pazienti. “È stata una grande opportunità per incontrare tanti meravigliosi professionisti provenienti da tutto il mondo e per discutere le idee e le proposte provenienti da organizzazioni tecniche, ospedali, cliniche, università e istituti di formazione professionale e dalla nostra stessa società. Per la comunità cilena si prospetta un futuro prossimo di interazioni e progetti concreti che ci entusiasmano e ci rendono orgogliosi, perché rivelano quanto sia importante il contributo della simulazione e del nostro SOCHISIM per altri settori della società cilena”, ha commentato Soledad Armijo. “È un compito importante e concreto per SOCHISIM generare proposte di lavoro sinergiche, fattibili ed economicamente vantaggiose e metterle a disposizione del nostro Ministero della Salute, che festeggia i 100 anni di contributo alla sicurezza dei pazienti, per contribuire concretamente alla riduzione degli errori evitabili e all’impatto sul benessere dei pazienti, delle loro famiglie e delle comunità”.
Questo evento segna un passo importante verso un futuro più sicuro e più sano, non solo per il Cile e la comunità latinoamericana, ma per tutti noi.
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