L’ affiliazione a una società è come una moneta

Pier Luigi Ingrassia
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Il nostro caporedattore Pier Luigi Ingrassia esplora il ruolo delle società di simulazione e la responsabilità di essere un membro di una società nello sviluppo professionale

Questo mese Praga è al centro della scena: la Society for Simulation in Europe (SESAM) commemora il suo 30° anniversario con la conferenza annuale. In riconoscimento di questo evento cruciale, abbiamo dedicato la nostra copertina alla città storica, onorando l’eredità della SESAM come la più antica società al mondo dedicata alla simulazione sanitaria. Come si conviene, abbiamo pubblicato un’intervista con il primo presidente fondatore di SESAM, per celebrare il visionario che ha gettato le basi di questo straordinario percorso. La Conferenza SESAM sarà anche un momento importante a livello personale perché assumerò la guida della società. Negli ultimi mesi mi sono interrogato più che mai sul ruolo, non solo di SESAM, ma anche delle società scientifiche nello sviluppo della simulazione.

Per oltre 30 anni, organizzazioni come la SESAM sono state fondamentali per trasformare la simulazione da strumento di formazione di nicchia a parte integrante della formazione e della pratica medica moderna. Ma la strada da percorrere è ancora lunga e la loro influenza deve andare ben oltre l’organizzazione di conferenze e la facilitazione dello scambio di conoscenze. Soprattutto oggi che l’accesso alle informazioni è a portata di click e per trovare colleghi basta una ricerca su Linkedin.

Le società fungono da potenti sostenitori, dando una voce unitaria alla nostra missione comune di promuovere la simulazione per migliorare la sicurezza dei pazienti, la qualità delle cure e l’accesso equo alle risorse di formazione a livello globale. La recente pubblicazione della Dichiarazione di Consenso Globale sulla Pratica Basata sulla Simulazione, redatta da professionisti di 50 società di 67 paesi, esemplifica questo impatto collettivo. Attraverso questa dichiarazione di consenso, la comunità della simulazione ha evidenziato sfide universali e diverse aree critiche in cui la simulazione può migliorare in modo significativo l’erogazione dell’assistenza sanitaria, come ad esempio il suo impatto sulla sicurezza dei pazienti e sull’equità sanitaria, il suo ruolo nel rapido adattamento tecnologico e il modo in cui il suo utilizzo può essere economicamente vantaggioso facendo risparmiare ai sistemi sanitari risorse significative, riducendo la necessità di costosi ambienti di formazione clinica e diminuendo l’incidenza di costosi errori medici. Tuttavia, affinché questo sforzo collettivo porti a un risultato concreto, è indispensabile che le istituzioni pubbliche e private, il mondo accademico, le industrie e le società scientifiche esprimano formalmente il loro sostegno per avvalorare la visione della comunità della simulazione e segnare un momento decisivo nel settore.

Ma per ottenere un risultato concreto, è ora più che mai necessario professionalizzare la simulazione. Per farlo è necessario agire a diversi livelli e in modo sinergico e collaborativo. È necessario per garantire la qualità del nostro lavoro. La promozione dell’accreditamento, della certificazione e di standard unificati è fondamentale per garantire pratiche di simulazione della massima qualità in tutte le istituzioni. Il programma INACSL Healthcare Simulation Standards Endorsement™, che garantisce l’aderenza alle migliori pratiche e agli standard, e il Becoming Simulation Faculty (BSF) di NHS England, che sostiene lo sviluppo professionale di educatori, tecnici e manager della simulazione, sono due esempi virtuosi che rispondono a questa esigenza.
Ma in questo processo di garanzia della qualità non possiamo includere solo chi fa la simulazione e dove viene fatta, ma anche ciò che usiamo per fare la simulazione, quindi i dispositivi stessi. Il cammino da percorrere prevede sforzi collaborativi per stabilire standard coerenti simili a quelli di settori come l’aviazione, dove i dispositivi di simulazione altamente codificati sono la norma. Il raggiungimento di questa standardizzazione aumenterà il rigore e la credibilità della simulazione nel settore sanitario.

È giunto il momento di chiedere il riconoscimento formale dei professionisti della simulazione come carriere distinte all’interno dei sistemi sanitari di tutto il mondo. Gli educatori, i tecnici e gli specialisti della simulazione possiedono una miscela unica di competenze cliniche, conoscenze pedagogiche e abilità tecnologiche. La formalizzazione di questi ruoli è fondamentale per la sostenibilità e la crescita del settore. Come società scientifiche, dobbiamo intensificare i nostri sforzi per sostenere questa transizione da ruoli ausiliari sottovalutati a professioni riconosciute con compensi e percorsi di carriera adeguati. 

Per essere influenti, le società devono essere rappresentative e hanno bisogno di una solida base di iscritti. Dovremmo apprezzare le società non solo per i benefici che riceviamo, ma anche per la nostra responsabilità professionale collettiva. Pertanto, l’appartenenza alle società scientifiche è una componente essenziale dello sviluppo e della crescita professionale. L’adesione alle società scientifiche è la nostra responsabilità, il nostro dovere, il nostro futuro. L’appartenenza a una società è come una moneta: un lato rappresenta un’opportunità e l’altro una responsabilità.

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