Cosa si nasconde sotto! Moulage e non solo

Gavinia Porcu
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Il Moulage per realizzare protesi di silicone preconfezionate che consentano di ridurre i tempi di preparazione e massimizzare i risultati di make-up scenico

In un precedente numero abbiamo parlato dell’esercitazione che si è svolta in Sardegna sotto il nome di “Bentu Estu 2021”, dove il Moulage è stato il tema che ci ha consentito non solo di consolidare la collaborazione con l’esercito, ma anche di avere con noi, al corso di Moulage avanzato, il Maresciallo Capo Andrea Brandolini: con loro auspichiamo di lavorare ancora tanto insieme per scambiarci esperienze e conoscenze!

Non potevano mancare al nostro corso anche Alessia Bolamperti e Rosaria Lea (SIMNOVA), che anche in questo numero daranno il loro contributo con la realizzazione di effetti di trucco scenico, frutto dell’impegno e della passione che, come sempre, dimostrano nella realizzazione sempre più realistica degli scenari di simulazione. “La realizzazione delle protesi in silicone (fig 1-2-.3-4-5), ci raccontano Rosaria e Alessia, ci ha consentito di ridurre i tempi di realizzazione del moulage durante l’avvicendarsi delle sessioni di simulazione, e di ripetere la stessa sessione più volte, anche su simulatori diversi, con un minimo ritocco degli effetti visivi (come, ad esempio, l’aggiunta di sangue). Questa strategia fa sì che anche le risorse umane impiegate possano essere ridotte. Per una migliore resa e accuratezza del moulage è necessario conoscere per tempo le situazioni che si vogliono ricreare, gli effetti che si vogliono ottenere, le sedi su cui si vogliono applicare, anche in termini di materiale, poiché su alcuni simulatori si rende necessario l’uso di adesivi speciali.”

Fig. 1
Fig. 2
Fig. 3
Fig. 4
Fig. 5

Ottimizzare le risorse è dunque uno degli obiettivi che si pone chi si occupa di simulazione. La squadra di Simannu lavora tanto in casa, ma spesso si reca in trasferta, portando con sé, come avete avuto già modo di vedere, non solo Bobore (Hal), che già di suo occupa parecchio spazio, ma anche costumi, apparecchiature, presidi medici e tutto l’occorrente per realizzare scenografie e trucco scenico.

Oltre alla quantità di materiali da trasportare, spesso si ha a che fare con logistiche che non sempre ci mettono nelle condizioni di lavorare come vorremmo o di avere tutto il tempo necessario per fare, ad esempio, un moulage adeguato tra uno scenario e l’altro. Nasce anche da questa esigenza la necessità di portare con noi quante più cose possibili pronte, quali ad esempio le protesi di silicone preconfezionate, che ci consentono di abbattere in maniera rilevante tempi di preparazione e massimizzare i risultati di make-up scenico.

Nel filmato sulla rimozione del trucco realizzato su Bobore per “Bentu Estu” vi avevamo già mostrato …cosa si nasconde sotto… (foto 6-7-8-9), ma ora, come promesso, vi raccontiamo come, con una spesa contenuta, queste protesi possono essere realizzate “in casa”.

Fig. 6
Fig. 7
Fig. 8
Fig. 9

Questo è l’occorrente:

  • Supporto in legno con superficie laminata
  • Pasta modellante/plastilina
  • Pennelli e spatole per modellare
  • Distaccante (spray al silicone)
  • Resina per creare il supporto
  • Silicone al platino
  • Talco
  • Colla per protesi

Realizzazione e descrizione

  1. Procuratevi un supporto di legno laminato e su di esso iniziate a modellare la plastilina: meglio utilizzare quella senza zolfo per evitare reazioni indesiderate con i siliconi.
  2. Con l’ausilio di spatole e pennelli ricreate sul piano le ferite/protesi (fig.10): ricordate che lo spessore che darete alla plastilina è lo stesso che otterrete nella ferita/protesi, pertanto più il bordo sarà sottile più facilmente la protesi si camufferà con la pelle dell’attore o del simulatore. Per lisciare la superficie potete aiutarvi con un pennellino imbevuto di acqua o limonene o essenza di trementina.

Sempre con le spatole e i pennelli potete realizzare sulla superficie delle texture per riprodurre la trama della pelle.

Fig. 10
  1. Con la stessa plastilina, creare intorno alla ferita/protesi un piccolo gradino (lo spazio intermedio è chiamato zona flash) che permetterà successivamente di ottenere i bordi della ferita molto sottili.
  2. Poi per delimitare la colata (Fig 11), sempre con la plastilina, occorre creare un pozzetto tutto intorno alla ferita.
  3. A questo punto si è pronti per creare lo stampo: nel nostro caso abbiamo optato per una resina che solidifica a temperatura ambiente in soli 20 minuti. Nella fig. 11 si vede la fase di indurimento: la resina da trasparente diventa perfettamente bianca (fig. 12). Una volta realizzato questo stampo è possibile utilizzarlo tutte le volte che si vuole.
Fig. 11
Fig. 12
  1. Adesso tutto è pronto per versare la colata di silicone nello stampo (fig.13): meglio usare silicone “al platino”, soprattutto se le protesi saranno utilizzate su pazienti simulati. Questo tipo di silicone è adatto anche per stampi alimentari e può essere utilizzato a contatto con la pelle, richiede particolare attenzione perché interferisce con alcune sostanze, impedendone la solidificazione tra cui alcuni tipi di gomme, il lattice, lo stagno e, come si diceva prima, lo zolfo presente in alcune plastiline.
  2. Una volta solidificato il silicone prima di rimuovere la protesi, versare il talco su tutta la superficie. Spolverare il talco anche sulla parte interna della protesi man mano che si rimuove dal supporto (Fig. 14).
  3. A questo punto la ferita è stata realizzata (Fig. 15) ed è possibile utilizzarla tramite una colla per protesi incollandola al paziente simulato o al simulatore.

N.B. Oltre ai supporti anche le ferite realizzate in silicone possono essere riutilizzate diverse volte. Una volta terminata la simulazione vanno lavate con acqua e sapone, asciugate con cura e spolverate di talco prima di essere riposte.  

Fig. 13
Fig. 14
Fig. 15

Un trucco per il trucco: 

Non avete a disposizione la plastilina per sculture? Nessun problema: potete utilizzare il DiDò, lo stesso che usano i bambini!

Non avete resina per creare i supporti? Utilizzate pure del comune gesso, ma con una accortezza: prima della colata di silicone, utilizzare un agente distaccante (spray al silicone, ma anche una comune crema per le mani senza aloe o della vaselina), da spalmare molto bene con un pennellino su tutta la superficie.

Non avete il silicone al platino? Usate del lattice liquido. Se il vostro fornitore non riesce a spedirlo per tempo, andate in qualsiasi negozio che vende mountain bike e chiedete il liquido sigillante per tubeless… !! 

Al prossimo appuntamento!

Gavinia Porcu
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